Su 600 contenuti segnalati ne sono stati rimossi solo 169. Nella maggior parte dei casi si tratta di discorsi d’odio che colpiscono la comunità ebraica o che discriminano sulla base della nazionalità o della religione
Contenuti segnalati come hate speech rimossi nel 28.2% dei casi e solo il 40% delle volte entro 24 ore. È quanto rileva il monitoraggio condotto in 6 settimane dalla Commissione europea su Twitter, Facebook, Google e Youtube.
Un codice di autoregolamentazione
Lo scorso maggio, Facebook, Microsoft, Twitter e YouTube sottoscrivevano un Codice di condotta per il contrasto dell’hate speech online presentato dalla Commissione europea. Avallando il testo di autoregolamentazione, le aziende si impegnavano a mettere in atto procedure di segnalazione efficaci e a politiche, a rendere chiare per la comunità le proprie politiche e linee di condotta sui discorsi d’odio e a verificare le segnalazioni relative a casi di hate speech entro 24 ore.
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