Si dice che la schiavitù sia scomparsa dalla civiltà europea.
E’ un errore. Essa esiste ancora, ma grava soltanto sulla donna e si chiama prostituzione.
(Victor Hugo 1865)
Con il termine “tratta si designa il trasporto, reclutamento, trasferimento, l’alloggio o l’accoglienza, attraverso l’inganno, la minaccia, o l’abuso di autorità o attraverso l’uso di pagamenti o di vantaggi per ottenere il consenso di una persona che esercita autorità su di un’altra ai fini di sfruttamento. Lo sfruttamento comprende prostituzione o sfruttamento sessuale, il lavoro o i servizi forzati, la schiavitù o le pratiche analoghe alla schiavitù, la servitù o il prelievo di organi.
– Protocollo di Palermo-.
La tratta è un fenomeno sociale e globale che trae origine da diversi fattori:
- La costante sperequazione economica tra nord e sud del mondo che alimenta il bisogno di migrazione
- Le leggi restrittive sull’immigrazione dei Paesi più sviluppati
- La concreta fragilità sociale e/o discriminazione che molte donne ancora oggi vivono in patria
- la carenza di informazioni concrete sui pericoli della tratta
- le sanzioni insufficienti contro i trafficanti e conseguentemente il facile guadagno che è possibile realizzare tramite lo sfruttamento
Tutto ciò ha portato ad una rapida espansione del fenomeno che oggi si sviluppa attraverso dinamiche e modalità complesse che hanno come scopo principale quello di trarre profitto sulla vita di persone svantaggiate.
Le persone vittime di tratta dipendono da organizzazioni criminali le quali tramite varie forme di coercizione obbligano le vittime a lavorare per loro in condizioni di limitazione della libertà di movimento, del dove e quando lavorare e senza retribuzione o con retribuzione non contrattualmente garantita. Tutto ciò sotto lo stretto controllo della stessa organizzazione criminale, con cui la vittima ha contratto nella maggior parte dei casi un debito in denaro.
Nel fenomeno della tratta le donne vengono attraverso l’inganno o indotte a trasferirsi, nel proprio Paese o all’estero, tramite vie legali o illegali, per poi essere sfruttate.
La difficoltà di “smantellamento della macchina perfetta” trova il più grande ostacolo nella differenziazione della tipologia di sfruttamento delle etnie, della stratificazione dell’organizzazione criminale e dai nuovi meccanismi messi in atto di anno in anno per cambiare le dinamiche di traffico e di controllo.
Tipi di sfruttamento:
- Sfruttamento sessuale: riguarda donne minorenni e non, provenienti da paesi dell’Est, dalla Nigeria, dall’America Latina. Lo sfruttamento avviene mediante prostituzione su strada, prostituzione indoor (luoghi chiusi), dove i controlli da parte dell’organizzazione criminale sono ancora più invasivi ed è più difficile avere contatti dal mondo esterno;
- Sfruttamento dei minori: bambini ed adolescenti provenienti dall’Est Europa o dall’Africa costretti alla prostituzione, pornografia, accattonaggio, piccoli furti o lavori in genere illegali;
- Grave sfruttamento lavorativo: adulti generalmente di età compresa tra i 20 ed i 60 anni, immigrati, che vengono “ingaggiati” da persone per svolgere lavori poco retribuiti per 15/20 ore al giorno, senza contratto nè copertura assicurativa, dormendo in alloggi forniti dal datore di lavoro in condizioni di degrado.
Liberazione e Speranza Onlus